A seguito degli interventi apparsi su un social relativamente all'effettuazione di corsi per adulti per il conseguimento della licenza media e per l'apprendimento della lingua italiana nei locali della scuola secondaria di Fontanellato la dirigenza dell'IC di Fontanellato e Fontevivo dichiara quanto segue:
- la decisione di dare avvio all'iniziativa è stata della dirigenza, poiché di competenza della stessa; il Comune di Fontanellato non ha avuto parte alcuna nella decisione;
- l'effettuazione dei sopracitati corsi rientra tra le prerogative della scuola pubblica, posto che la promozione della cultura e degli apprendimenti e l'acquisizione delle competenze fanno parte della missione della scuola stessa, come elemento che favorisce l'inclusione, la corretta partecipazione alla vita della comunità territoriale, la comprensione reciproca;
- il corso avviato a Fontanellato ospita attualmente n. 7 persone adulte che sono tenute a rispettare e rispettano le indicazioni concernenti il contenimento del contagio, come ogni altro soggetto che entra nei locali della scuola per qualsiasi ragione; il numero così contenuto di partecipanti fa cogliere come sia più agevole anche la possibilità di restituire alla mattina successiva i locali occupati nella loro piena agibilità, pulizia e sicurezza;
- collegato al precedente punto occorre aggiungere che esistono agli atti dell'Istituto protocolli rigorosi relativi alla pulizia dei locali utilizzati concordati con il Centro Per l'Istruzione degli Adulti della Provincia di Parma, protocolli che vengono rispettati in occasione della presenza (il lunedì e il giovedì) del personale collegato all'iniziativa;
- la preoccupazione relativa al possibile maggior rischio degli alunni della scuola viene smentita dai fatti: a differenza di molte scuole primarie e secondarie di primo grado della città e della provincia (come riportato sul quotidiano locale anche recentemente) nel nostro Istituto non è stata assoggettata a quarantena nessuna classe; tale dato testimonia come la gestione del contenimento del contagio sia stata particolarmente efficace rispetto ad altri contesti. Per completezza di informazione e per evitare equivoci con conseguenti commenti inappropriati si sottolinea che, ovviamente, la questione legata alla scuola dell'infanzia è del tutto diversa, poiché in questo segmento non è previsto per i bimbi l'uso delle mascherine;
- la diffusione fatta in qualsiasi modo di notizie non accertate si può configurare come un illecito penale; infatti esiste il reato di procurato allarme (art. 658 codice penale) nel quale, soprattutto in questo periodo, è più facile incorrere per le frequenti affermazioni poco controllate che vengono effettuate. L'autorità potrebbe intervenire anche su quanto espresso tramite social network.
A conclusione di tutto quanto esposto la dirigenza è in grado di garantire la massima sicurezza e il massimo rispetto delle indicazioni sul contenimento del contagio da COVID19 in ogni contesto dell'IC di Fontanellato e Fontevivo e invita chiunque a non cadere in strumentalizzazioni che poco hanno a che fare con la corretta informazione e la convivenza civile.
Il dirigente scolastico reggente Vescovini Giacomo